La storia di NBS è la storia di un’azienda che ha costruito la propria crescita su una domanda semplice ma radicale: come deve funzionare una fabbrica di vetro oggi, e come dovrà funzionare domani?
Il nuovo stabilimento di East Japan nasce da questa riflessione. Non come un semplice ampliamento produttivo, ma come un progetto industriale pensato fin dall’inizio per gestire grandi lastre, automazione avanzata e flussi produttivi complessi, mantenendo al tempo stesso la flessibilità necessaria per la produzione standard.
Una visione che ha trovato forma grazie alla collaborazione con Forel.
“La nostra storia inizia nel 1987”, racconta Toshiaki Kato, CEO e fondatore di NBS. “All’epoca eravamo un’azienda di consegna del vetro.”
Negli anni successivi, NBS ha ampliato progressivamente il proprio ruolo: dalla logistica al supporto operativo, fino alla gestione diretta delle attività produttive. Un percorso che ha portato l’azienda a entrare prima nel vetro temprato, poi nel vetro stratificato, fino a diventare un produttore a ciclo completo.
“Tutto è sempre stato gestito internamente, in modo autonomo”, spiega Kato. “Questo approccio ci ha permesso di controllare ogni fase, dai materiali alle persone, fino ai macchinari.”
Oggi, nello stabilimento di East Japan, NBS produce vetro isolante di grandi dimensioni ed è riconosciuta come una delle realtà più strutturate del panorama giapponese.
Prima della costruzione del nuovo stabilimento, la produzione di NBS era concentrata principalmente su prodotti standard. Tuttavia, l’analisi del mercato e il confronto continuo con i clienti hanno evidenziato un cambiamento chiaro.
“Ci siamo accorti che, soprattutto nelle parti basse degli edifici, le dimensioni delle lastre di vetro stavano aumentando in modo significativo”, osserva Kato.
Da qui nasce una decisione strategica: realizzare una fabbrica in grado di gestire lastre Jumbo fino a 3.300 × 9.000 mm, senza sacrificare efficienza, qualità o competitività economica.
“In edilizia il costo resta un fattore decisivo”, sottolinea. “La vera sfida era capire come combinare grandi dimensioni e competitività.”

Per affrontare questa sfida, NBS ha scelto un modello produttivo fortemente orientato all’automazione e alla sistematizzazione dei processi. In questo contesto, il Sorting System assume un ruolo cardine.
Il sistema consente di gestire in modo fluido l’accesso alle diverse lavorazioni (molatura, vetrocamera, ulteriori processi) riducendo la movimentazione manuale e garantendo una qualità costante anche su formati estremi.
“Vedendo il Sorting System in funzione, abbiamo capito che la produzione sistematica era la strada giusta”, racconta Kato. “Per il Giappone, restare competitivi significa superare i limiti della produzione manuale.”
Durante la fase di studio del progetto, NBS ha visitato altri stabilimenti e osservato da vicino soluzioni già operative. È in questo momento che la collaborazione con Forel si è consolidata.
Circa il 60% delle attrezzature installate nel nuovo stabilimento proviene da Forel. Una scelta motivata non dal singolo impianto, ma dalla capacità di Forel di fornire un flusso produttivo integrato.
“La forza di Forel è la possibilità di coprire l’intera filiera”, spiega Kato. “Dal Sorting System, alla molatura, fino alla produzione del vetrocamera.”
In una fabbrica di queste dimensioni, la coordinazione tra le fasi è fondamentale: taglio, lavorazioni intermedie e assemblaggio finale devono dialogare in modo continuo. Affidarsi a un unico partner in grado di garantire questa coerenza è stato un elemento determinante.

L’automazione, nello stabilimento di East Japan, non risponde soltanto a esigenze di produttività. Gestire manualmente lastre di nove metri non è sostenibile, né in termini di sicurezza né di continuità operativa.
“Maneggiare vetri di queste dimensioni manualmente non è più un’opzione”, afferma Kato.
Grazie alle soluzioni Forel, gli operatori possono oggi concentrarsi su attività di supervisione, controllo qualità e ottimizzazione del processo. Il risultato è un ambiente di lavoro più sicuro e un modello produttivo più stabile nel lungo periodo.
Lo stabilimento di East Japan è oggi uno dei più grandi e avanzati del Giappone e del mondo. È stato progettato attorno ai concetti di automazione, sistematizzazione e integrazione IoT, con l’obiettivo di supportare una produzione orientata a prodotti ad alto valore aggiunto.
“Quando si investe in una nuova fabbrica, è fondamentale sapere cosa si vuole ottenere”, conclude Kato. “Se si tratta di costruire un sistema, serve un partner in grado di supportarlo nel tempo.”
Forte di questa impostazione, NBS guarda al futuro con un obiettivo chiaro: consolidare il proprio vantaggio competitivo e affermarsi come riferimento nazionale per la produzione di vetro architettonico di grandi dimensioni. Una fabbrica progettata per le esigenze di oggi, ma soprattutto per quelle dei prossimi decenni.